
Beethoven: il Concerto per violino al Politeama di Palermo
Al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo l’Orchestra Sinfonica Siciliana sarà diretta da Francesco Angelico. Solista invece la violinista Ellinor D’Melon. Il concerto si terrà in due date: venerdì 20 febbraio 2026 alle ore 20:30 e sabato 21 febbraio 2026 alle ore 17:30. In programma il Concerto in re maggiore op. 61 per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven.
L’unico concerto per violino
Accanto alle due Romanze per violino e orchestra op. 40 e op. 50, il Concerto op. 61 rappresenta l’unica grande prova di Beethoven in questo genere. Composto nel 1806 per il violinista Franz Clement, fu eseguito per la prima volta al Theater an der Wien il 23 dicembre dello stesso anno. L’opera, inizialmente accolta con freddezza dalla critica, è oggi considerata una delle pagine più alte del repertorio violinistico.
Un equilibrio tra solista e orchestra
Il primo movimento, Allegro ma non troppo, si apre con il celebre attacco dei timpani che introduce un tema cantabile affidato ai legni. L’orchestra espone le idee principali in un quadro costruito secondo i principi della forma-sonata, a cui il violino aggiunge variazioni e figurazioni virtuosistiche, sempre integrate in una scrittura sinfonica.
L’intensità lirica del Larghetto
Il secondo movimento, Larghetto, si caratterizza per il tono raccolto e meditativo. Gli archi intonano una scrittura accordale dal carattere corale, mentre il violino intreccia linee liriche che mettono in risalto le qualità espressive dello strumento. La scrittura riflette una tensione quasi religiosa.
Il Rondò conclusivo
Il Finale. Allegro si sviluppa nella forma di Rondò. Il tema principale, brillante e incisivo, si alterna a episodi che esaltano la leggerezza e l’agilità del violino, offrendo alla solista ampi spazi per virtuosismi.
Beethoven e il violinismo europeo
Il Concerto op. 61, nato come omaggio a Franz Clement, si afferma oggi come caposaldo del repertorio sinfonico. L’esecuzione di Ellinor D’Melon con la direzione di Francesco Angelico offre l’occasione di riascoltare una pagina che coniuga lirismo, struttura sinfonica e virtuosismo solistico.


