“Exules Filii Hevae”: suoni e segni nell’ex Oratorio all’Albergheria
Domenica 11 maggio 2025 dalle ore 17:30, l’ex Oratorio di Santa Maria Maggiore in via San Nicolò all’Albergheria 22 a Palermo riapre al pubblico con la mostra “Exules Filii Hevae”, installazione audio a firma di Davide Enia, con sonorizzazione di Angelo Sicurella e intervento pittorico di Francesco De Grandi. L’evento, ad ingresso gratuito, segna il ritorno di uno spazio chiuso da oltre ottant’anni, affidato oggi alla cooperativa turistica Terradamare e destinato a divenire luogo di produzione culturale.
Una composizione tra parola, suono e pittura
L’installazione intreccia voce, memoria e spiritualità urbana
“Exules Filii Hevae” è un’opera che unisce drammaturgia sonora e gesto pittorico in un contesto segnato dalla rovina. La voce di Davide Enia riattiva simbolicamente lo spazio liturgico, recuperando formule di preghiera e linguaggi della devozione popolare. Le musiche originali composte da Angelo Sicurella articolano il paesaggio sonoro come strato emotivo, mentre l’intervento visivo di Francesco De Grandi lavora sulla verticalità delle pareti rimaste, dialogando con la memoria frammentata dell’oratorio. Luci e fonica sono affidate a Francesco Vitaliti.
Una mostra radicata nella storia del luogo
La memoria del bombardamento come traccia estetica
L’oratorio, gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943, conserva parte della navata laterale e alcuni stucchi superstiti. L’opera si confronta con questo vuoto strutturale, facendone elemento costitutivo del dispositivo espositivo. Enia costruisce una narrazione che accoglie le fragilità della struttura e ne fa materia di significato: le parole si levano come suppliche postume, in un tempo che ha già subito lo sfondamento della guerra e dell’oblio.
Un oratorio per la città e per la sua coscienza
L’arte come forma di resistenza collettiva
L’opera si inserisce nel progetto di riattivazione culturale del quartiere Albergheria, divenendo il primo atto di un nuovo utilizzo pubblico dell’ex Oratorio. Secondo Enia, la mostra è una forma di “certificazione della presenza” in uno spazio che per decenni è stato assenza. Il titolo latino – “Esuli figli di Eva” – evoca l’archetipo della perdita, richiamando una spiritualità laica centrata sulla condizione umana e sulla necessità di non dimenticare.
Informazioni pratiche
Data, luogo e accesso alla mostra
La mostra sarà inaugurata domenica 11 maggio 2025 alle ore 17:30 all’ex Oratorio di Santa Maria Maggiore, in via San Nicolò all’Albergheria 22, Palermo. L’ingresso è gratuito. L’evento è organizzato da Terradamare con il supporto dell’Associazione Ballarò Buskers. La mostra sarà visitabile successivamente in orari stabiliti dai promotori, consultabili sui canali ufficiali.