Sabato 16 maggio 2026 alle 20.30, il Teatro Jolly di Palermo ospiterà “Le Voci che Restano”, spettacolo di teatro-canzone scritto e interpretato da Stefania Mulè. L’evento chiude la rassegna “Trame e Identità 2025/26”, organizzata da Panormos Officina Artistica in collaborazione con L’Incanto di Iris. Attraverso musica dal vivo e narrazione, l’artista intreccia le storie di Rita Atria, Stefania Noce e Rosa Balistreri, tre figure simboliche della Sicilia contemporanea accomunate dal coraggio e dalla capacità di resistere.

Tre donne come simbolo di una terra che ricorda

La voce femminile tra arte, denuncia e speranza
“Le Voci che Restano” è costruito come un atto di memoria condivisa, dove canto e parola diventano strumenti di testimonianza. Stefania Mulè alterna racconti e canzoni in un dialogo costante con il pubblico, restituendo emozioni e frammenti di verità. Il teatro-canzone si fa linguaggio per raccontare la Sicilia delle donne che hanno lottato contro la violenza, l’ingiustizia e l’indifferenza, trasformando il dolore in consapevolezza collettiva. L’uso della musica dal vivo amplifica il potere evocativo della scena, rendendo l’esperienza teatrale un incontro tra generazioni.

Il valore culturale di una rassegna condivisa

Panormos Officina Artistica chiude il suo percorso con un omaggio alla memoria
Con “Le Voci che Restano”, Panormos Officina Artistica conclude la stagione “Trame e Identità”, otto titoli che hanno esplorato il rapporto tra sogno, realtà e fragilità umana. La collaborazione con L’Incanto di Iris ha permesso di costruire un percorso teatrale vario e coerente, in cui la drammaturgia siciliana e quella contemporanea si sono incontrate nel segno dell’identità. Il Teatro Jolly di Palermo, spazio scelto per l’ultimo appuntamento, accoglie così un progetto che coniuga impegno civile e poesia, ricordando il valore della voce come atto di presenza nella memoria collettiva.