
Letture e musica, Ars Nova celebra Alessandro Scarlatti
Domenica 9 novembre 2025, alle ore 19.00, l’Oratorio di Santa Cita di Palermo ospita l’incontro Alessandro Scarlatti, da Palermo. Letture e cantate per la riscoperta, organizzato da Ars Nova, l’associazione siciliana per la musica da camera. L’appuntamento si inserisce nelle celebrazioni per i trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti (24 ottobre 1725), figura centrale del barocco musicale europeo. L’iniziativa è liberamente ispirata agli studi del musicologo palermitano Roberto Pagano, biografo di Alessandro e Domenico Scarlatti.
Un omaggio a un innovatore del melodramma
Dalla Palermo barocca al respiro internazionale
Nato a Palermo nel 1660, Alessandro Scarlatti è tra i protagonisti della trasformazione del melodramma e della cantata barocca. La sua musica, di straordinaria eleganza e invenzione, ha influenzato generazioni di compositori in tutta Europa. L’omaggio promosso da Ars Nova restituisce attenzione a un autore che, pur avendo raggiunto fama internazionale, rimane ancora poco conosciuto nella sua città natale.
Musica e parola in dialogo
Officina Barocca Siciliana e voci della scena contemporanea
Le musiche di Scarlatti saranno eseguite dall’ensemble Officina Barocca Siciliana, diretto da Roberta Faja, con strumenti originali e copie d’epoca. Partecipa il controtenore Antonio Giovannini, interprete di rilievo nel repertorio barocco. Le letture saranno affidate a Maurizio Spicuzza, Valentina Scianna e Filippo La Porta, con introduzione di Filippo Milazzo. L’incontro intreccia l’ascolto delle cantate con brani tratti dagli scritti e dagli studi dedicati al compositore.
Un percorso di memoria e conoscenza
Rileggere Scarlatti attraverso lo sguardo di Roberto Pagano
Il progetto si propone come tappa di un percorso di riscoperta che proseguirà con ulteriori iniziative dedicate alla Palermo barocca. “Ravvivando la memoria e la conoscenza di Scarlatti – ha dichiarato Giulio Pirrotta, presidente di Ars Nova – desideriamo mantenere vivo il patrimonio musicale che gli dobbiamo e lo spirito innovativo che ancora può ispirare la nostra comunità”.

