
Rosalia e la Sirenetta, due visioni per le Orestiadi di Gibellina
Domenica 6 luglio 2025, il Baglio di Stefano a Gibellina (Trapani) ospita una serata suddivisa in due appuntamenti, dedicati entrambi a figure femminili sospese tra mito, storia e trasformazione. Alle 19.30 si tiene la presentazione del libro Vite di Rosalia di Davide Camarrone e Francesco De Grandi (Silvana editoriale, 2024), parte della sezione #orestiadilibri. Alle 21 segue Il canto della sirena, favola teatrale scritta e diretta da Emma Dante, produzione Atto Unico/Sud Costa Occidentale.
Un libro tra parola e immagine
Rosalia, santa laica e figura simbolica
Vite di Rosalia nasce dalla collaborazione tra lo scrittore Davide Camarrone e il pittore Francesco De Grandi. Il volume propone una riflessione articolata sulla figura di Rosalia Sinibaldi, patrona di Palermo, interpretata non soltanto nella sua dimensione religiosa ma anche come icona culturale. Tra immagini pittoriche e narrazioni contemporanee, il testo esplora la costruzione del mito rosaliano, la sua evoluzione nel tempo e la sua capacità di generare nuove identità collettive, in particolare in un’epoca di crisi simbolica e ricerca di appartenenza.
Teatro e metamorfosi
Emma Dante reinventa la Sirenetta per adulti e bambinə
In Il canto della sirena, Emma Dante rilegge liberamente La Sirenetta di Hans Christian Andersen, concentrandosi sul dilemma identitario della protagonista Agnese. Il racconto si sviluppa come una fiaba drammatica e poetica: una giovane sirena abbandona la coda per ottenere le gambe e conquistare l’amore di un principe, pagando il prezzo della propria voce. In scena, tre interpreti – Viola Carinci, Davide Celona, Stephanie Taillandier – danno vita a un testo che affronta il desiderio di cambiamento, la paura della perdita e la tensione tra realtà e sogno.
Produzione e poetica visiva
Luci, corpi e linguaggi per una nuova fiaba
Diretta da Emma Dante e sostenuta da un impianto visivo curato da Cristian Zucaro, la messinscena si rivolge a un pubblico trasversale. La favola si trasforma in un racconto simbolico sulla condizione umana, dove l’identità si misura con i limiti imposti dal contesto e dalle aspettative sociali. La mutazione della sirena diventa metafora di ogni scelta radicale, soprattutto quando comporta il sacrificio di una parte di sé. Il mare e la terraferma diventano così luoghi dell’anima, territori interiori in cui si consuma la lotta tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe diventare.
Biglietti e accesso
Modalità di partecipazione agli eventi
Entrambi gli appuntamenti del 6 luglio rientrano nel programma ufficiale delle Orestiadi 2025. I biglietti sono disponibili online sul sito www.fondazioneorestiadi.it. L’ingresso è consentito fino a esaurimento posti; si consiglia la prenotazione anticipata.