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Settimana delle Culture: tra versi danteschi e danze a quattro mani

Settimana delle Culture: tra versi danteschi e danze a quattro mani

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Alle 18 all’Oratorio di San Lorenzo, il pubblico assisterà a “Poscia, più che ‘l dolor poté ‘l digiuno”, un esperimento multidisciplinare firmato da Laura Mollica, Maurizio Muraglia e Marco Pavone. L’opera unisce recitazione, narrazione e musica per rileggere la celebre scena dantesca della morte del conte Ugolino, attingendo a fonti letterarie e interpretazioni critiche che riflettono sul tema della disperazione e del tradimento. Lo spettacolo si svolge all’interno del contesto barocco dell’oratorio, aggiungendo ulteriore profondità al confronto tra testo poetico e performance contemporanea.

Armonie del passato
Musica polifonica tra Rinascimento e lirica italiana

Segue alle 19, presso l’ex Noviziato dei Crociferi, il concerto “Già cantai allegramente …” del Coro Polifonico Pietro Vinci diretto da Pia Tramontana. Il repertorio si sviluppa lungo un arco storico che va dalle composizioni rinascimentali fino a brani lirici selezionati, con particolare attenzione all’esecuzione filologica e all’uso della polifonia. L’ensemble presenta un’esecuzione vocale a cappella, facendo dialogare la musica con l’architettura sobria dell’antico complesso religioso.

Sincronie pianistiche
Un’antologia danzante a quattro mani chiude la giornata

La serata si conclude alle 21 nella chiesa di San Giovanni Decollato con il concerto “Quattro mani in danza”. I pianisti Antonietta Grammatico e Roberto Giordano propongono un’antologia di danze celebri, eseguite o arrangiate per pianoforte a quattro mani. Il programma attraversa secoli e stili, offrendo una panoramica delle forme coreutiche dalla musica colta europea fino a brani di repertorio moderno.

Percorsi visivi
Nuove mostre d’arte sul mito e la fragilità del sacro


Alle 18.30 da Artetika si inaugura “La rovina degli dei”, esposizione di chine su carta firmate da Sergio Di Paola e curate da Gigi Vinci. La mostra, visitabile fino al 9 giugno, propone una riflessione sulla scomparsa del sacro e la caducità dei personaggi mitologici. L’intervento della performing artist Giovanna Corrao accompagnerà l’apertura. Le opere dialogano con il pubblico attraverso simboli e composizioni essenziali, ponendo domande sull’eredità dell’antico nel mondo contemporaneo.

 

Data e ora

29-05-2025
 

Location

 

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