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Ulisse. L’arte della fuga chiude CLASTEA VIII a Messina

Ulisse. L’arte della fuga chiude CLASTEA VIII a Messina

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Il 6 novembre 2025, alle ore 18.00, l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina ospita Ulisse. L’arte della fuga. Navigando da Bach a Dallapiccola, testo e regia di Auretta Sterrantino, con Giulia Messina nel ruolo di Ulisse e Carlotta Maria Messina in quello di Penelope. Le musiche, ispirate a J.S. Bach e Luigi Dallapiccola, sono firmate da Vincenzo Quadarella. La produzione è di QA-QuasiAnonimaProduzioni e Nutrimenti Terrestri, in collaborazione con il Centro Studi Luigi Dallapiccola.

Il mito come viaggio interiore

Tra musica e parola, un dialogo di distanze e ritorni
Il terzo studio di Ulisse. L’arte della fuga nasce dal percorso di ricerca sul mito avviato da Sterrantino all’interno dei progetti internazionali Varcare la soglia e CLASTEA VIII. Il lavoro intreccia la figura di Ulisse a quella di Penelope, delineando un doppio viaggio: quello fisico del ritorno e quello interiore della memoria. La scena si trasforma in una mappa sonora e poetica, dove la fuga musicale diventa simbolo di disgregazione e di ricerca di un’armonia possibile.

Una partitura di voce e respiro

Il suono come corpo narrante
Il ritmo della fuga bachiana e le dissonanze dallapiccoliane scandiscono il movimento scenico, generando una partitura in cui corpo e suono coincidono. Le due interpreti danno forma a una tensione costante tra presenza e assenza, in un equilibrio fragile tra parola e silenzio. La regia costruisce un paesaggio intimo, in cui il tempo si piega, si sovrappone e infine si dissolve, restituendo l’immagine di un’umanità che continua a interrogarsi sul senso del viaggio e del ritorno.

Dal mito al contemporaneo

Un dialogo tra tradizione e sperimentazione
La chiusura di CLASTEA VIII con Ulisse. L’arte della fuga evidenzia il ruolo del teatro come luogo di incontro tra ricerca artistica e accademica. L’opera di Sterrantino, proiettata tra letteratura, musica e filosofia, rilegge il mito antico alla luce di una sensibilità contemporanea. In questo attraversamento, il teatro diventa linguaggio d’indagine: esplora il destino umano, l’esilio, il desiderio di conoscenza e il mistero del ritorno.

 

Data e ora

06-11-2025 alle ore 18:00
 

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