Al Teatro Biondo di Palermo, sabato 11 ottobre 2025 alle ore 21:00, si apre la stagione teatrale 2025-2026 con lo spettacolo La principessa di Lampedusa, scritto da Ruggero Cappuccio e portato in scena da Sonia Bergamasco, anche regista dell’allestimento. Il debutto inaugura il ciclo “Storie che si riflettono”, con cui il teatro propone un’indagine sulle memorie, i sentimenti e le tensioni che legano passato e presente.

Il testo restituisce la figura di Beatrice Mastrogiovanni Tasca di Cutò, madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ritratta tra le rovine di Palermo nel maggio del 1943. Donna colta, indipendente e ironica, rivive la propria esistenza dopo la morte, in un monologo che mescola elegia, ironia e visioni oniriche.

Una donna tra storia e mito

Sonia Bergamasco interpreta il racconto intimo di una madre e del suo tempo

Scritto da Ruggero Cappuccio, lo spettacolo è costruito come un flusso di coscienza che attraversa l’intera vita della protagonista: dalla formazione cosmopolita alla maternità, dalle tensioni familiari al contesto politico e culturale della Sicilia novecentesca. La scena si popola di presenze invisibili e memorie corporee, in una drammaturgia che esplora l’identità femminile e la relazione tra individuo e storia.

Le musiche di Marco Betta e Ivo Parlati accompagnano la voce di Bergamasco, inserendosi in un impianto visivo curato da Paolo Iammarone e Vincenzo Fiorillo per le scene, Carlo Poggioli per i costumi e Cesare Accetta per le luci. La produzione è affidata a Teatro Segreto.

Informazioni e biglietteria

Prenotazioni e dettagli per la serata dell’11 ottobre

Lo spettacolo inizierà alle ore 21:00. I biglietti sono acquistabili sul sito ufficiale del Teatro Biondo di Palermo e presso la biglietteria in via Roma 258. Si consiglia la prenotazione anticipata per la serata inaugurale della stagione.

Il calendario completo della stagione 2025-2026 è disponibile sul sito teatrobiondo.it, con proposte che spaziano tra classici, nuova drammaturgia, progetti musicali e riflessioni sul presente.