Al Teatro Biondo, “Crisi di Nervi” di Čechov, regia di Peter Stein, dal 10 al 19 maggio. Una satira acuta della società in tre atti unici.

Palermo ospita uno degli eventi teatrali più attesi della stagione: “Crisi di Nervi”, una trilogia di atti unici che illumina la sala grande del Teatro Biondo dal 10 al 19 maggio, presentando al pubblico la genialità di Anton Čechov sotto una nuova luce. La regia, affidata a Peter Stein, promette di esaltare il testo con una visione contemporanea, pur rispettando la storicità delle opere.

La rappresentazione inaugura con “L’orso”, dove Maddalena Crippa e Sergio Basile, insieme ad Alessandro Sampaoli, danno vita a un confronto ironico e aspro. La storia si snoda tra rabbia e romanticismo, in una commedia dove il sarcasmo diventa veicolo di critica sociale.

Segue “I danni del tabacco”, in cui Gianluigi Fogacci interpreta un oratore in preda a una crisi personale. La performance si annuncia come un monologo stratificato, che oltre a far sorridere, invita a una riflessione sulla vita e le sue insidie.

La trilogia si conclude con “La domanda di matrimonio”, portata in scena da Alessandro Averone, nuovamente Sergio Basile ed Emilia Scatigno. La tensione comica raggiunge il suo apice in questa satira delle convenzioni sociali e del corteggiamento, dove l’isteria e l’incomprensione regnano sovrane.

Carlo Bellamio, assistente alla regia, Ferdinand Woegerbauer alle scene, Anna Maria Heinreich ai costumi e Andrea Violato per le luci, contribuiscono a creare un’atmosfera che rispecchia il clima borghese di fine Ottocento, enfatizzando la contemporaneità dei temi affrontati da Čechov.

La produzione, frutto della collaborazione tra il Teatro Biondo Palermo e Tieffe Teatro Milano, si preannuncia come un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro classico e per coloro che desiderano scoprire la comicità paradossale di Čechov, troppo spesso oscurata dalle sue opere più drammatiche.

“Crisi di Nervi” non è solo un’esibizione teatrale, ma un evento che pone sotto i riflettori le dinamiche sociali, offrendo uno spaccato vivido dell’epoca e, per analogia, della condizione umana attuale. Peter Stein, interpretando le parole del giovane Čechov, invita a riflettere sull’arte del vaudeville e su come l’assurdo e il comico possano essere strumenti di critica incisiva.

In sintesi, il pubblico è chiamato a partecipare a una riscoperta di Čechov, attraverso una regia che enfatizza il bisogno di ridefinire i confini tra tragicità e comicità, dimostrando come l’arte drammatica possa efficacemente trasformarsi in veicolo di satira sociale.

Il 10 maggio, venerdì, la Prima alle ore 21:00. Il giorno successivo, 11 maggio, sabato, il turno S1 alle 19:00. La domenica, 12 maggio, il turno D1 a partire dalle 17:00. Continua la settimana con il turno Ser.M il 14 maggio, martedì, alle 21:00 e il turno ME mercoledì 15 maggio alle 17:00. Il giovedì, 16 maggio, sarà disponibile il turno Pom.G, sempre alle 17:00. Infine, il weekend offre ulteriori occasioni: venerdì 17 maggio con il turno V2 alle 21:00, seguito dal turno S2 sabato 18 maggio alle 19:00. Si conclude con il turno D2 domenica 19 maggio alle 17:00.