
Pastaboys e Dov’è Liana accendono la seconda notte di Mish Mash
Al Castello di Milazzo (Messina), lunedì 11 agosto 2025 alle ore 21:00, la seconda giornata del Mish Mash Festival prosegue con una line-up che esplora le contaminazioni tra elettronica, funk e suoni mediterranei. Protagonisti della serata i Pastaboys, collettivo bolognese che da oltre vent’anni rappresenta un punto di riferimento nella scena house italiana, e Dov’è Liana, progetto franco-siculo che unisce pop, synthwave e liriche evocative.
I Pastaboys – Rame, Uovo e Dino Angioletti – presenteranno un set costruito sulla loro ricerca musicale tra ritmo, groove e radici afroamericane, con estratti da progetti storici e produzioni più recenti. Dov’è Liana offrirà uno spettacolo che fonde voce e immagini in movimento, arricchito dalla nuova produzione che li ha visti attivi in residenze artistiche tra Francia e Sicilia.
Una notte tra visioni e ritmo
Go Dratta e The Winstons arricchiscono la seconda serata
La serata si apre con Go Dratta, producer palermitano noto per il suo stile elettronico narrativo, in cui convivono glitch, ambient e storytelling sonoro. Il suo set, intitolato “Dischi immaginari”, accompagnerà il pubblico in un percorso onirico ispirato al paesaggio marino di Milazzo. A seguire, i The Winstons, trio formato da Enrico Gabrielli, Roberto Dell’Era e Lino Gitto, offriranno una performance che unisce rock psichedelico e attitudine teatrale, tra influenze vintage e improvvisazione.
Il DJ set finale è affidato a Turki Stan, selezionatore eclettico con una predilezione per sonorità globali, dall’afrobeat al dub elettronico, in un flusso continuo di ritmi che animeranno le mura del castello fino a tarda notte.
Un festival tra simbolismo e arti visive
Il Tarocco Siciliano guida l’identità visiva del Mish Mash 2025
L’esperienza del Mish Mash Festival non si esaurisce sul palco. Durante la serata, il pubblico potrà visitare le installazioni dedicate al tema del Tarocco Siciliano, realizzate da artisti e illustratori indipendenti. Le carte reinterpretate, proiettate in loop sulle mura del castello, accompagnano ogni esibizione, creando un legame simbolico tra arte e performance.