
Acid Pauli guida la seconda del Nomad tra suoni visionari
La seconda tappa del Nomad Music Festival 2025 si svolge venerdì 11 luglio nel consueto scenario di Parco Villa Tasca a Palermo, e propone una serata interamente dedicata all’elettronica d’autore. A guidare la line-up è Acid Pauli, produttore tedesco e compositore noto per le sue performance ibride che mescolano minimalismo sonoro, strumenti acustici e sequenze digitali in una narrazione fluida ed evocativa.
Figura di riferimento nel circuito berlinese, Acid Pauli si distingue per un approccio immersivo e non convenzionale, in cui i brani si trasformano in paesaggi sonori dinamici, spesso accompagnati da elementi visivi e contaminazioni con il cinema e il teatro musicale.
Oceanvs Orientalis in concerto dal vivo
Musica elettronica e repertorio mediterraneo in un live immersivo
Accanto a lui si esibirà Oceanvs Orientalis, progetto nato in Turchia e attivo a livello internazionale, che porterà a Palermo uno dei suoi set live in cui strumenti tradizionali, elettronica ambient e ritmi dilatati si fondono in una narrazione musicale ispirata alle culture del bacino del Mediterraneo.
L’ensemble propone un’interpretazione personale e raffinata della tradizione musicale ottomana, araba e levantina, rielaborata attraverso sintetizzatori, sample e loop orchestrali. Il concerto sarà concepito come un continuum sonoro costruito attorno a strutture armoniche aperte, pensato per un ascolto immersivo sotto le chiome secolari di Villa Tasca.
Le selezioni rare di Donna Leake e i set collettivi di Rahgoo
Una visione globale del clubbing tra vinili, dub e sound art
In apertura di serata si esibirà Donna Leake, dj londinese legata ai circuiti jazz-oriented della scena UK e attiva in progetti come Brilliant Corners e Worldwide FM. Le sue selezioni si muovono con eleganza tra jazz spirituale, boogie giapponese, psichedelia brasiliana e afro-funk, in un mix che restituisce un ascolto sensibile e sorprendente.
Il programma si completa con la partecipazione di Mastical Sound e del collettivo Rahgoo, protagonisti della scena elettronica indipendente siculo-tunisina. I loro set, costruiti in chiave dub, sperimentano transizioni lente, paesaggi ipnotici e ritmi obliqui, con un uso attento di vinili, cassette e manipolazione sonora dal vivo.
La serata dell’11 luglio rappresenta così il cuore più sperimentale del Nomad Music Festival, con un cartellone che mette in relazione artisti da tre continenti e si concentra sulle possibilità espressive della musica elettronica come strumento di esplorazione culturale e narrativa.